Storia


La Società verzaschese di acquicoltura e pesca Gordola-Sonogno venne fondata a Frasco da Lino Lanini (primo presidente), Giuseppe Lanini e Emilio Luchessa (segretario) nel 1929. Modestissimo il patrimonio del sodalizio (due brentelle), ma grande la voglia di dare avvio alla semina di avannotti. In effetti, uno dei primi passi compiuti da questi benemeriti promotori fu quello di racimolare 300 franchi per realizzare il primo incubatoio: venne acquistato a Frasco, su un sedime patriziale vicino alla Fimina, quel che rimaneva di un vecchio mulino e subito si procedette alla sua riattazione. Pochi anni dopo, si passò dalla sola incubazione ad un vero e proprio allevamento. Efrem Ferrini, presidente dei pescatori in quel tempo, iniziò in un suo vivaio l'allevamento di trote fario per il proprio albergo e di avannotti per le necessità della Verzaschese. In effetti, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, si fece più evidente il bisogno di garantire un consistente patrimonio ittico alla luce dello sfruttamento delle acque della Verzasca. Il fiume, sin dal lontano 1908, forniva energia attraverso un impianto (appartenente alla città di Lugano) che, se non razionale, almeno era in armonia con le bellezze naturalistiche della valle.

Nel 1960, presero avvio (da parte della Verzasca SA) i lavori per realizzare una diga di 220 metri di altezza, che ha determinato un lago fin sotto il ponte della strada per Corippo. Fin qui niente da obiettare. La lotta, invece, si fece aspra quando si fece avanti l'idea della Verazasca II e, più tardi, al cospetto del progetto Riviera-Verzasca. Molti in Valle, pescatori compresi, reagirono energicamente contro intenzioni che, di certo, avrebbero snaturato per sempre l'aspetto di questa Valle incantevole dal profilo paesaggistico.

Scongiurati questi pericoli, la Verzaschese riprese ad occuparsi intensamente dei temi legati al ripopolamento, grazie soprattutto al proprio incubatoio a Sonogno. Da notare, inoltre, che fra le varie iniziative attuate da questa società di pesca vi é la scala di monta in fondo al bacino di Vogorno, realizzata nel 1969 e che consisteva nel dare la possibilità alle trote di superare una certa altezza dovuta alla costruzione della diga di sbarramento all'altezza di Corippo, di modo che furono scavati nella roccia sei pozzi naturali protetti anche nel caso di "buzze". Attraverso questi pozzi la trota effattua la marcia verso l'ostacolo più alto sul quale si "arrampica" grazie alla costruzione di tre gradini artificiali, limitati da altrettante piccole dighe in calcestruzzo. Con questi accorgimenti la velocità dell'acqua non ha alcun influsso sul pesce.

Nella storia della Società Verzaschese di acquicoltura e pesca memorabile rimane l'iniziativa messa a segno nel 1971, in ottobre, con l'operazione "Verzasca, Valle pulita", promossa in collaborazione con Comuni, enti vari, Lega svizzera per la protezione della natura organizzazioni a carattere ambientalista, scolaresche, studenti del Franklin College di Lugano, SR Granatieri Losone, servizi comunali, samaritani, ecc.: fu possibile ripulire tutto il comprensorio (in Valle e al Piano), offrendo pure un importante contributo alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla salvaguardia delle acque soggette ad inquinamento.

La Verzaschese ha una vasta giurisdizione, che va da Sonogno sino a Tenero e a Cugnasco. Fra altro, di sua competenza vi sono alcuni laghetti, più precisamente: il Barone (situato in Alta Val Vogornesso e che viene annualmente seminato con estivali di trota canadese), il lago Efra (ubicato nella omonima valle e seminato con trota iridea). Vi sono inoltre i laghetti in Val Osola - Stalarescio e Scimarmotta - che, tuttavia, non vengono seminati a causa di svariate ragioni (mancanza di ossigeno, acidità, ecc.).

Nel 1996, questo sodalizio contava oltre 400 tesserati e la presidenza era affidata a Rinaldo Gnesa, in carica dal 1980. Precedentemente, hanno diretto la società di Valle Efrem Ferrini, Tulio Fancolli, Marino Barloggio, Ernesto Gianettoni (dal 1956 dal 1979) e Gian Mario Matasci. Dal 1986, viene organizzato con successo il "Trofeo trota fario" per le migliori catture dell'anno nelle acque della Verzasca e nei vari riali laterali, in particolare la Val Osola e la Val Lavertezzo, con coinvolgimento di un bel gruppo di giovani. La società gestisce lo stabilimento centrale ubicato a Sonogno per la produzione di uova, nonché per l'allevamento di avannotti e estivali destinati al ripopolamento.

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